In questo mio nuovo libro, affronto vecchi temi in una nuova luce. Può mai il bene derivare dal male? La criminalità può generare effetti positivi per la società? la risposta sorprendente è sì. Attingendo a una tradizione radicata, per quanto spesso marginale, di studi, ricerche, teorie, questo testo intende offrire al lettore importanti spunti intellettuali per un nuovo modo di vedere la devianza e la criminalità. Il termine “enantiodromia”, che designa il capovolgersi delle cose nel loro contrario, è collegato al filosofo greco Eraclito, uno dei filosofi più enigmatici e misteriosi del periodo presocratico. La criminologia enantiodromica contempla la possibilità che da comportamenti criminali o devianti scaturiscano conseguenze positive tanto per gli individui quanto per la società, nel suo complesso o in parte. Ne scaturisce un quadro ironico, complesso, cinico, non lineare della società in cui a comportamenti devianti corrispondono effetti paradossalmente apprezzabili. Capiremo, così, perchè la prostituzione, nonostante le condanne che ha ricevuto, continua a sopravvivere, perchè abbiamo bisogno del gioco d’azzardo, perchè il crimine fa bene alla moralità dei popoli e perchè non ci libereremo mai della corruzione. Per parlare solo di alcuni degli esempi citati. Una lettura innovativa di fenomeni che da sempre sono intorno a noi.
Puoi leggere le prime pagine del libro qui.