Archivi tag: criminologia

Gilbert Chesterton e i lombrosiani

Che ti aspettavi, un mostro? Non riesci a capacitarti, vero? Non ho giustificazioni da offrire. Non ho un perché che ti farebbe dormire sogni tranquilli. Non ho subito traumi infantili. Non mi hanno molestato da piccolo. Mamma non ha abusato … Continua a leggere

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Ipnosi e criminalità

Scrive Berger Evans, autore già citato nel mio post precedente, sull’ipnosi: […] si crede oggi che un individuo possa cadere, attraverso il malefico potere dell’ipnotismo, sotto il completo controllo di un’altra persona, che può costringere la sua vittima a compiere … Continua a leggere

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Quando il fumo era opera del diavolo

Sembra che ad aver introdotto il “vizio del fumo” in Europa, dopo averlo osservato presso le tribù indigene con cui entrarono in contatto, furono due marinai di Cristoforo Colombo. Il primo, il portoghese Sancho, è stato il primo europeo ad … Continua a leggere

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Aspettative sociali e alcolismo

È noto che gli effetti di sostanze psicotrope sul comportamento dipendono non solo da fattori chimici o fisiologici, ma anche dalle aspettative associate a quelle sostanze. Un esempio impressionante in tal senso è dato da uno studio condotto da Marlatt … Continua a leggere

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I “falsi positivi” della giustizia

Chi ha un’idea mitologica della giustizia, chi immagina la macchina giudiziaria come una divinità che, nella sua infallibile saggezza, punisce i “cattivi” e tutela i “buoni” dovrà ricredersi dopo aver letto i dati che l’associazione Errorigiudiziari.com, da tempo impegnata sulla … Continua a leggere

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La “sociologia del male” di Edwin M. Lemert

È sempre affascinante ricevere nella propria lingua i testi di un autore classico “ritrovato” dopo anni di silenzio. Per quanto li si possa leggere in originale, l’atto della traduzione conferisce una familiarità alle parole che aiuta a comprendere meglio e, … Continua a leggere

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Il malato come deviante o quell’iperbolico di Parsons

Talvolta, le teorie sociologiche conducono a conclusioni sorprendenti, se non sconvolgenti, per i profani. Un esempio fra tanti è la riflessione di Talcott Parsons (1902-1979), uno dei “mammasantissima” della disciplina, sulla malattia e il malato. Per Parsons, «la malattia è … Continua a leggere

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Zoombombing e devianza

Ogni nuova condotta o forma di comunicazione, nel momento stesso in cui sorge e si impone, definisce, al tempo stesso, i confini di ciò che è lecito o illecito fare, lecito o illecito dire. In altre parole, traccia i confini … Continua a leggere

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Bias del panico virale

In un post precedente, ho descritto alcuni bias cognitivi che rischiano di avvelenare il dibattito attuale sul coronavirus. Di seguito indico alcuni bias che mi sembra contribuiscano a generare panico morale nella popolazione. Cominciamo dalla “euristica della disponibilità”, termine con … Continua a leggere

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San Tommaso enantiodromico

Oscar Wilde ne era convinto: tutte le cose belle della vita sono immorali, illegali o soggette a pesante tassazione. Per Frank Zappa, senza deviazioni dalla norma, non è possibile il progresso. Per La Rochefoucauld, infine, gli uomini non vivrebbero a … Continua a leggere

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