La pagina Facebook “Preghiere per le anime del purgatorio” contiene preghiere e testimonianze di santi sul purgatorio. Tra le tante è possibile leggere la seguente, tratta dagli scritti della suora ungherese Maria Natalia Magdolna, al secolo Kovacsics Maria Natalia (1901-1992), alla quale è stata attribuita la facoltà di ricevere messaggi profetici da Gesù e dalla Madonna.
Una notte GESÙ chiese a suor Maria Natalia Magdolna di pregare per le anime del purgatorio. Erano le 4 del mattino e voleva finire di scrivere il suo diario, quando Gesù le disse:
– Figlia mia, pur rispettando la tua stanchezza, voglio chiederti di non addormentarti finché non avrai annotato lo stato di sofferenza delle anime del PURGATORIO.
Voglio che i miei fratelli sacerdoti si uniscano a una crociata di preghiera per le anime che soffrono in PURGATORIO.
Ora voglio alleviare coloro che durante la loro vita hanno chiesto spesso a me e mia madre in preghiera, che abbiamo pietà di loro al momento della loro morte, e quando erano in un luogo di sofferenza.
– GESÙ poi mi ha portato in un luogo così grande che non potevo vedere la fine, sebbene il luogo fosse buio, le anime lì sembravano essere calme. C’erano un certo numero di anime che indossavano abiti neri ed erano vicine l’una all’altra, sembravano tutte immobili senza parole, molto tristi. Mi si è quasi spezzato il cuore vedendoli così. Sapevo che queste anime non ricevevano alcun aiuto da nessuno sulla terra, né preghiere, né sacrifici. Sapevano che il momento del suo rilascio, non era ancora arrivato, ma confidavano che non ci sarebbe voluto molto.
Dopodiché, GESÙ mi portò in un altro luogo simile, lì le anime tremavano nelle loro vesti nere, ma quando mi videro entrare con GESÙ, cominciarono tutti a tremare, avevo in mano il mio ROSARIO per pregare per loro. Quando videro il ROSARIO si misero tutti a gridare;
– Prega per la mia cara sorella, prega per me!
– E hanno cercato di superare la loro voce gridando più forte, chiedendo le mie preghiere come una nuvola di api. Anche se urlavano tutti allo stesso tempo, potevo distinguere la voce di ciascuno. Ho riconosciuto molto tra loro persone che conoscevo quando erano sulla terra. Ho visto alcune suore di altri ordini e anche del mio. “Sono rimasta scioccata” quando una Madre Superiora si è rivolta a me e mi ha chiesto umilmente di pregare per lei.
Dopo questo, una mia conoscenza religiosa, con le mani giunte e toccando il mio ROSARIO, mi pregò:
– per me, per me!
– Mentre uno strano sudore, non so se era sul palmo o sul corpo mi scorreva addosso.
Più tardi, GESÙ mi portò in un terzo luogo dove c’erano innumerevoli monache in piedi e immobili, mentre un sudore pesante le scorreva addosso. Si sono rivolti a me e mi hanno pregato di pregare il ROSARIO per loro. In quel luogo c’era luce, pensavo: “Perché sarà che mi chiederanno un ROSARIO”. Allora GESÙ mi mostrò un rosario in cui, al posto dei grani del ROSARIO, c’erano dei fiori e per ogni fiore che vedevo brillava una goccia del sangue di GESÙ.
Quando recitiamo il ROSARIO, le gocce del sangue di GESÙ cadono sulla persona per la quale offriamo. Le anime del purgatorio implorano continuamente il sangue salvifico di GESÙ.
I messaggi di mistici e profeti contemporanei contengono spesso riferimenti alle capacità pragmatiche del rosario, al quale sono attribuire numerose facoltà, superiori a quelle di tante altre preghiere.
Perché il rosario è considerato una preghiera tanto potente? Perché il mondo cattolico assegna a esso facoltà “miracolose” di ogni tipo? E come si è arrivati storicamente a ritenere tutto ciò possibile?
La Sacra Corona. Storia, sociologia e psicologia del rosario è il libro in cui parlo di tutto questo e tanto altro ancora. Perché il rosario non è una banale preghiera ripetitiva, ma nasconde segreti inimmaginabili, che ne fanno una potente “arma” psicologica e sociale.
Se ti va di scoprirne i segreti, leggi il mio La Sacra Corona. Storia, sociologia e psicologia del rosario.