A metà di dicembre 2012, pochi giorni prima che la profezia dei Maya mostrasse a tutti la sua fallibilità, a Cimitile, vicino a Nola, nel Napoletano, i giornali hanno riferito dell’apparizione della Madonna di Medjugorie sul muro di un’abitazione privata situata nei pressi dei locali del Municipio. Per un’anziana signora, si è trattato pragmaticamente di un “segnale chiaro: quando c’è questo tipo di apparizione significa che la Nostra Signora vuole avere una cappella dove si può pregare per lei”. Per un’altra testimone, forse atterrita dalle bufale dell’imminente catastrofe mayana strombazzate dai media di ogni sponda,”è un modo per dire che la Madonna ci è vicina anche in questo momento e non dobbiamo temere ma pregare per le nostre anime”.
Non sono mancate però le testimonianze scettiche. Per uno degli intervistati, Antonio, l’apparizione “sembra un disegno fatto con uno scalpellino da una mano esperta”. Per un altro, “sono solo macchie di umidità… ognuno vede quello ce vuol vedere”. Comunque sia è da segnalare che – novità quasi assoluta – l’articolo del Mattino del 19 dicembre 2012, dal quale sono tratte le interviste riferite, cita espressamente la pareidolia come modalità di spiegazione razionale del fenomeno.
Peccato che lo stesso articolista contrapponga a questa interpretazione le dichiarazioni di un bambino di 11 anni, immune a ogni tentativo di demistificazione: “Io voglio solo pregare”.
Come dire: “Che me ne importa? L’importante è credere”.
Appunto. Viva l’innocenza!