Viviamo nell’epoca di CSI e Criminal Minds, l’era del criminal profiling a tutti i costi. Tutti stilano profili criminali, è diventato lo sport nazionale e tutti credono di saperli fare. La domanda che voglio fare, però, è: chi è il primo profiler della storia? I cultori della criminologia non hanno dubbi. Il primo profiler moderno è sicuramente Thomas Bond (1841-1901), un oscuro medico britannico di cui pochi sanno qualcosa e quel qualcosa è legato alla figura misteriosa di Jack lo Squartatore, il “serial killer” che terrorizzò l’Inghilterra della fine del XIX secolo. Come è noto Jack non fu mai acciuffato. Meno noto è il fatto che, nel 1888, un suo contemporaneo, Thomas Bond, appunto, ne stilò una descrizione precisa che farebbe invidia anche all’FBI. Non servì a molto, ma è sicuramente un documento storico di grande importanza. In inglese, è reperibile in molti siti. Io l’ho trovata qui e l’ho tradotta. Eccola:
Mi pregio di riferire di aver letto i documenti relativi ai quattro omicidi di Whitechapel, vale a dire quelli di:
- Buck’s Row.
- Hanbury Street.
- Berner’s Street.
- Mitre Square.
Ho anche eseguito l’autopsia dei resti mutilati di una donna trovata ieri in una stanzetta a Dorset Street.
- Non vi è dubbio che tutti i cinque omicidi siano stati commessi dalla stessa mano. Nei primi quattro le gole sembrano essere state recise da sinistra a destra. Nell’ultimo caso, a motivo dell’ampia mutilazione, è impossibile essere precisi sulla direzione del taglio mortale, ma sono stati rinvenuti schizzi di sangue arterioso sul muro vicino a dove la testa della donna doveva trovarsi.
- Tutte le circostanze relative agli omicidi mi inducono a ritenere che le donne fossero in posizione supina quando sono state uccise e che, in tutti i casi, il primo colpo è stato inferto alla gola.
- Nei quattro omicidi di cui ho solo letto le testimonianze, non posso formarmi un’opinione molto precisa relativamente al tempo trascorso tra l’omicidio e la scoperta del corpo. In un caso, quello di Berner’s Street, la scoperta sembra essere avvenuta subito dopo il fatto. A Buck’s Row, Hanbury Street e Mitre Square, è probabile che siano trascorse solo tre o quattro ore. A Dorset Street, il corpo giaceva sul letto al momento del mio arrivo, alle due, ed era completamente nudo e mutilato, come ho riferito nel rapporto allegato. Il rigor mortis, già iniziato, è progredito nel corso dell’esame. A causa di ciò, è difficile riferire, con una qualche misura di certezza, il tempo preciso trascorso dalla morte, dal momento che tale periodo varia dalle 6 alle 12 ore prima dell’inizio della rigidità. Alle due, il corpo era relativamente freddo e ho rinvenuto i resti di un pasto recente nello stomaco e sugli intestini. È, pertanto, quasi sicuro che la donna doveva essere morta da circa 12 ore e il cibo parzialmente digerito indica che la morte sia avvenuta circa 3 o 4 ore dopo la sua ingestione. Di conseguenza, è probabile che l’ora dell’omicidio vada collocata tra l’una e le due del mattino.
- In tutti i casi, non vi sono prove di colluttazioni: le aggressioni, probabilmente, sono state così improvvise ed eseguite in modo tale che le donne non sono state in grado né di opporre resistenza né di gridare. A Dorset Street, l’angolo del lenzuolo alla destra della testa della donna appariva molto lacerato e pieno di sangue, segno che forse il volto era coperto dal lenzuolo al momento dell’aggressione.
- Nei primi quattro casi, l’assassino ha probabilmente portato l’aggressione dal lato destro delle vittime. A Dorset Street, è probabile che l’aggressione sia stata portata dal davanti o dalla sinistra, dal momento che non vi era spazio per colpire tra il muro e la parte del letto su cui giaceva la donna. Come già riferito, il sangue era colato sul lato destro della donna ed era schizzato sul muro.
- Il sangue può non essere schizzato o non aver bagnato l’assassino, ma è probabile che si sia riversato sulle mani e sulle braccia e che abbia macchiato parte dei suoi vestiti.
- In tutti i casi, tranne in quello di Berner’s Street, le mutilazioni erano tutte dello stesso tipo e mostravano chiaramente che, in tutti gli omicidi, l’obiettivo era la mutilazione delle vittime.
- In tutti i casi, le mutilazioni sono state inflitte da un individuo sprovvisto di cognizioni scientifiche o anatomiche. A mio avviso, l’assassino non possiede nemmeno le conoscenze tecniche di un beccaio, di un macellatore di cavalli o di qualcuno abituato a trinciare carne di animali morti.
- L’arma è probabilmente un coltello solido lungo almeno 15 centimetri e largo tre, molto affilato e appuntito. Probabilmente un coltello a serramanico, da macellaio o un ferro da chirurgo. Quasi sicuramente un coltello non curvo.
- L’assassino è probabilmente un uomo fisicamente forte e di grande freddezza e audacia. Niente indica che avesse un complice. A mio avviso, si tratta di un uomo soggetto a periodici attacchi di parossismo omicida ed erotico. Il tipo di mutilazioni inferte indica che il soggetto può trovarsi in una condizione sessuale definibile satiriasi. È naturalmente possibile che l’impulso omicida possa avere origine in una condizione mentale vendicativa o rimuginante, o che la malattia originaria sia una mania religiosa, ma non credo probabile nessuna di queste due ipotesi. È molto verosimile che l’assassino appaia esternamente innocuo e tranquillo, forse di mezza età e vestito in maniera ordinata e rispettabile. Ritengo che indossi abitualmente un mantello o un soprabito, altrimenti difficilmente sarebbe riuscito a non attirare l’attenzione in strada se il sangue sulle mani o sui vestiti fosse stato visibile.
- Dando come assunta la descrizione dell’assassino appena fornita, è probabile che egli sia un uomo solitario e di abitudini eccentriche, che non abbia una occupazione regolare ma che goda forse di un piccolo reddito o di una pensione. È possibile che viva tra persone rispettabili che hanno una certa conoscenza del suo carattere e delle sue abitudini e che possono avere motivo di sospettare che, talvolta, non è sano di mente. È probabile che tali persone non siano disposte a comunicare i propri sospetti alla polizia per timore di avere dei guai o di esporsi troppo, mentre la prospettiva di una ricompensa consentirebbe loro di superare ogni scrupolo.
Cordiali saluti
Thomas Bond