Mentre si consuma il rito dell’elezione del nuovo pontefice argentino, tra inusuali spettacolarizzazioni 2.0 e folle di fedeli acclamanti come a un concerto Heavy Metal ma con un surplus di spiritualità a termine, il retroterra biografico, sociale, culturale e psicologico di Francesco I viene sviscerato per intero. Ne danno testimonianza l’apparizione della fidanzata di un tempo, la rivelazione della squadra del cuore (che, si può giurare, da oggi in poi avrà un aiuto in più per vincere lo scudetto argentino), le marachelle compiute da bambino e i balli preferiti dal rappresentante di dio in terra.
Non mi ha sorpreso, dunque, la notizia che nel cielo di Palm Beach in Florida, a poche ore dall’elezione papale, sia stata avvistata una nuvola a forma di angelo. Quale modo migliore per celebrare un evento tanto atteso? Uno scettico potrebbe far notare che una simile apparizione pareidolica sarebbe passata del tutto inosservata (o quasi) se non fosse coincisa con i fatti di Roma. Una dimostrazione ulteriore del fatto che il cervello umano ha la straordinaria tendenza a rinvenire connessioni significative tra fenomeni indipendenti.
Una bella commistione di apofenia e pareidolia. Per “santificare” un evento religioso. Ma anche, forse, le meraviglie di cui è capace la mente umana.
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