L’eretismo mercuriale è un disordine neurologico associato ad avvelenamento da mercurio. In inglese è anche noto come “malattia del cappellaio matto” (mad hatter disease) in quanto è documentato storicamente che a soffrirne fossero soprattutto i cappellai del XIX secolo, i quali usavano il mercurio per stabilizzare la lana nel processo di feltratura dei cappelli. I sintomi dell’eretismo mercuriale comprendono irritabilità, depressione, apatia, timidezza, cambiamenti della personalità e dell’umore, perdita della memoria ecc. Chi ne soffre ha spesso problemi di interazione sociale ed è percepito come una “persona strana”. È probabile che Lewis Carroll (1832-1898) conoscesse gli effetti dell’eretismo mercuriale quando creò il personaggio del Cappellaio matto in Alice nel paese delle meraviglie, sebbene si ritenga che il personaggio ispiratore sia stato Theophilus Carter (1824–1904), un eccentrico commerciante di mobili, che Carroll conosceva molto bene, con l’abitudine di starsene alla porta con un vistoso cilindro in testa. Carter non soffriva di eretismo mercuriale, ma è probabile che il Cappellaio matto sia il precipitato creativo di varie suggestioni ambientali. È interessante aggiungere che Carter inventò un “letto-sveglia” (alarm clock bed) in grado di destare chi dorme scalzandolo dal letto. Ma se il suo nome è ancora ricordato oggi è probabilmente solo per aver ispirato il personaggio del Cappellaio matto di Lewis Carroll. È il destino di molti individui: essere ricordati perché un personaggio famoso (o destinato a diventarlo) si è ricordato di loro.
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