Perché Bill Gates, il celebre imprenditore americano fondatore di Microsoft Corporation, suo ex presidente, ex amministratore delegato ed ex maggiore azionista, fondatore, insieme alla moglie, della Fondazione Bill & Melinda Gates, forse la fondazione privata più grande al mondo, e uno dei più noti filantropi al mondo, compare sistematicamente al centro di tante teorie cospiratorie?
Secondo i complottisti di tutto il mondo, infatti, Bill Gates avrebbe come mira del suo “operato di filantropo”, la diminuzione della popolazione mondiale o la sua riduzione in schiavitù, il suo controllo attraverso potentissimi microchip e/o segretissime nanotecnologie, la diffusione letale di epidemie di ogni genere, puntualmente previste nemmeno fosse un profeta di morte, la sterilizzazione della popolazione del cosiddetto terzo mondo e tanto altro ancora di ineffabile e incomprensibile.
Secondo lo scettico Brian Dunning, Bill Gates assomma nella sua persona, in maniera quasi unica, tre caratteristiche fondamentali che fanno di lui il super-villain perfetto.
Innanzitutto, è ricco, maledettamente ricco, uno degli uomini più ricchi del pianeta, e in quanto tale attira i sospetti e le invidie di chi vede nella ricchezza la fonte di ogni male e corruzione.
In secondo luogo, ha fondato un impero basato su software e tecnologie informatiche, strumenti demoniaci, secondo alcuni complottisti, che, nelle mani sbagliate (ossia in quelle di Gates), possono condurre al controllo globale del mondo.
In terzo luogo, è sostenitore di varie cause filantropiche finanziate dalle sue immense ricchezze e ogni bravo complottista sa che dietro ogni bravo filantropo si nasconde un individuo cinico e meschino che usa il proprio amore del prossimo come paravento per fini innominabili.
Concentrate e amplificate in un solo uomo, queste tre caratteristiche fanno di Bill Gates il malvagio per eccellenza, dotato di potere, risorse ed energie, la cui distanza siderale dalla gente normale favorisce proiezioni maligne sulla sua persona al punto che, per molti, egli non sarebbe più nemmeno un essere umano, ma un lupo in veste di agnello, dotato perfino di facoltà profetiche celate sotto forma di moniti per l’umanità.
Così quando, nel 2015, durante un Ted Talk, Gates avvertì che il prossimo pericolo per l’umanità sarebbe giunto non da una guerra nucleare, ma da un virus in grado di sterminare buona parte della popolazione mondiale, le sue parole furono prese, alla luce della successiva emergenza planetaria provocata dalla diffusione del Covid-19, come una sorta di dichiarazione di guerra e un’assunzione di responsabilità. Con quelle parole, affermano convinti i complottisti, il fondatore di Microsoft non stava mettendo in guardia il mondo: stava annunciando il suo ruolo nella propagazione dell’epidemia.
Come convincere i cospirazionisti dell’assurdità delle loro convinzioni a proposito di Bill Gates? Il filantropo americano risponde che le pagine del sito della sua fondazione forniscono tutte le risposte alle domande dei più sospettosi sugli scopi della sua attività. È probabile che un cospirazionista risponderebbe che si tratta solo di una cortina di fumo: dietro tante belle parole, si nascondono progetti ripugnanti e indicibili i cui effetti sono visibili a chiunque abbia “occhi per vedere”.
In questo modo, le asserzioni dei complottisti diventano inconfutabili e ogni “prova” in senso contrario un banale tentativo di depistare la gente perbene.
Non è facile convincere gli scettici della bontà delle cause in cui è impegnato Bill Gates e forse anch’io che sto scrivendo queste parole sono sul suo libro paga…