Le parole hanno il potere di creare realtà, unire o dividere, fare amare o odiare, generare affiliazioni o discriminazioni. Questo è tanto più vero se si considera un campo semantico complesso quale quello della disabilità in cui è facile, anche in buona fede, adoperare termini che stigmatizzano o umiliano.
Comunicare la disabilità. Prima la persona, a cura di Antonio Giuseppe Malafarina, Claudio Arrigoni e Lorenzo Sani dell’Ordine dei giornalisti, è un manualetto, rivolto in primis a chi pubblica notizie per mestiere, che ci aiuta a orientarci nel linguaggio inclusivo sulla disabilità, senza cadere negli eccessi del politicamente corretto. In esso è possibile trovare utili indicazioni sui termini da evitare e quelli da adoperare. Ecco alcuni esempi.
DA EVITARE | DA USARE | |
Handicappato Persona handicappata Disabile Diversamente abile Persona disabile Persona diversamente abile | Persona con… (specificare la condizione: per es., paraplegia, tetraplegia, cerebrolesione, sindrome di Down ecc.) Persona con una disabilità o con disabilità (prima di tutto si è una persona, ragazza, un ragazzo, bambino, atleta, queer ecc. Metti la persona al primo posto invece che riferirti solo alla sua condizione) | |
Handicappato fisico Handicappato mentale | Persona con una disabilità fisica Persona con una disabilità intellettiva e/o relazionale | |
Persona normale Persona normodotata Normodotato | Persona senza disabilità (preferibilmente) o persona che non ha disabilità | |
Un paraplegico, un tetraplegico | Una persona con paraplegia, tetraplegia | |
Un cieco Un non vedente Una persona non vedente (meglio evitare il “non” iniziale, che rischia di negativizzare la persona in generale) | Una persona cieca Per chi ha un residuo visivo usare: persona ipovedente La traduzione del termine inglese “visually impaired”, menomato nella vista, in italiano è peggiorativa | |
Un ritardato Un Down, una persona Down, mongolo, mongoloide | Una persona con disabilità intellettiva o relazionale (non esistono persone ritardate e non è corretto indicare un ritardo mentale) Una persona con sindrome di Down (condizione genetica e non malattia) | |
Spastico Cerebroleso | Persona con una paralisi cerebrale Persona cerebrolesa Persona con una cerebrolesione | |
Menomato oppure invalido oppure storpio | con una disabilità fisica | |
Confinato oppure relegato in carrozzina | Usa una carrozzina (la carrozzina aiuta a muoversi e non limita) | |
Carrozzella (è quella trainata da cavalli) | Carrozzina o sedia con ruote o sedia a rotelle o sedia con rotelle |
Usare le “parole giuste” consente di “vedere” la realtà della disabilità in modo rispettoso e non umiliante. Le parole segnalate potrebbero, ovviamente, mutare nel tempo ed essere sostituite da altre che la società considererà più adeguate ai tempi.
Nel frattempo, per chi voglia consultare l’intero manualetto, rimando a questo link per una lettura sicuramente utile e istruttiva.