Archivi categoria: linguistica

Il Covid è “qui per restare”?

Non so se Covid “è qui per restare”, come dice la giornalista Agnese Codignola in un articolo di qualche giorno fa di «Repubblica» così intitolato. So, però, che l’espressione da lei adoperata è un calco fedelissimo dell’inglese “here to stay”, … Continua a leggere

Pubblicato in linguistica | Contrassegnato | Lascia un commento

Il Villani, il covidoso e il complottista

La Nuova Cronica del mercante, storico e cronista medievale Giovanni Villani (1280 – 1348), scritta a partire dal 1322, ma lasciata incompiuta a causa della morte dell’autore, per peste, nel 1348, è il racconto, in dodici libri, della storia di … Continua a leggere

Pubblicato in linguistica | Contrassegnato | Lascia un commento

Fuori ora!

E così l’album del tuo cantante preferito è “fuori ora!”. Lo dice il cartellone che incroci per andare a lavoro. Te lo ricorda il tabellone luminoso della stazione prima di salire sul treno. Lo ripete all’infinito il display del centro … Continua a leggere

Pubblicato in linguistica | Contrassegnato | Lascia un commento

Le parole sono importanti. Anche in carcere

Le parole sono importanti. È uno slogan abusato, che corre il rischio di divenire inutile. Ma le parole sono importanti, perché costruiscono la realtà, le danno un’angolazione, forgiano la percezione, informano atteggiamenti e comportamenti.  Si pensi al carcere. C’è tutto … Continua a leggere

Pubblicato in criminologia, linguistica | Contrassegnato , | Lascia un commento

Reliquie per un equivoco linguistico

Quello delle reliquie è uno degli argomenti al tempo stesso più affascinanti e controversi della storia delle religioni. L’idea che un oggetto, spesso banalissimo, per il solo fatto di essere appartenuto, di essere stato indossato o toccato da una persona … Continua a leggere

Pubblicato in errori di traduzione, linguistica | Contrassegnato , | Lascia un commento

Errori di ieri e di oggi

In questi mesi di pandemia da Coronavirus molti nuovi termini hanno fatto ingresso nel nostro lessico, compresi anglicismi, come lockdown, e pseudoanglicismi, come smart working. Tra le espressioni oggi ampiamente in uso figurano anche “distanza sociale” e “distanziamento sociale”. Come … Continua a leggere

Pubblicato in errori di traduzione, linguistica | Contrassegnato , | Lascia un commento

Onomaturgie del virus

Dare un nome a un nuovo virus o, in genere, a una nuova malattia non è impresa facile. Se, da un lato, nominare aiuta a individuare, fissare, circoscrivere e, per questo, rassicurare, dall’altro, un nome orienta in una direzione piuttosto … Continua a leggere

Pubblicato in linguistica | Contrassegnato | Lascia un commento

Linguistica straniante dell’epidemia

Scavando nella storia di termini oggi familiari a tutti, colpisce il fatto che alcuni di essi abbiano origine da equivoci linguistici o siano linguisticamente stranianti. Consideriamo i termini “paziente zero”, “quarantena” e “influenza spagnola”. Con “paziente zero” si fa riferimento … Continua a leggere

Pubblicato in linguistica, Luoghi comuni, Sociologia, storia | Contrassegnato , , , | Lascia un commento

Essere pacchiano per apparire forbito

Essendo burocrate per lavoro, mi capita talvolta di imbattermi in note e lettere con la data riportata in chiusura nel modo seguente: Roma, lì 25 gennaio 2020 Chi lo fa crede, in genere, di adottare uno stile forbito e classicheggiante, … Continua a leggere

Pubblicato in linguistica | Contrassegnato | Lascia un commento

La fobia delle parole nuove

“Fantascienza”, “cantautore”, “facile”. Che cosa hanno in comune queste tre parole? Il fatto di essere state, in un qualche momento della loro esistenza,  dei neologismi verso cui i parlanti hanno avuto sospetto, diffidenza, fastidio. La prima risale al 1952; la … Continua a leggere

Pubblicato in linguistica | Contrassegnato | Lascia un commento