Archivi autore: Romolo Capuano

Chi erano i ladroni crocifissi insieme a Gesù

Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: “Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!”. 40 Ma l’altro lo rimproverava: “Neanche tu hai timore di Dio e sei dannato alla stessa pena? Noi giustamente, perché riceviamo … Continua a leggere

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La fallacia della miopia biografica

Una delle argomentazioni più insistenti che mi capita di ascoltare da chi sostiene che il coronavirus sia poco più che un raffreddore è la seguente: “Mi sono ammalato di Covid, non ho avuto alcun sintomo/ho avuto pochi sintomi, sono guarito … Continua a leggere

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I calcoli sui decessi per Covid sono sbagliati?

Agli esordi del coronavirus, nel 2020, e anche in seguito, un po’ come un fiume carsico, la domanda se si muoia “con il virus o per il virus” è emersa ad alimentare polemiche sulla “conta dei morti di Covid” con … Continua a leggere

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Gli “scienziati visibili” oggi e ieri

In una società capillarmente dominata dai media di massa come la nostra, era inevitabile che anche la crisi provocata dall’irrompere del virus nelle maglie delle nostre esistenze subisse un intenso processo di mediatizzazione; processo che ha coinvolto irresistibilmente anche quanti … Continua a leggere

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Un falso d’autore: Henry L. Mencken e la storia della vasca da bagno in America

Diceva il grande storico Moses Finley, in Problemi e metodi di storia antica, che «gli scrittori antichi, come tutti gli storici da allora in avanti, non potevano tollerare vuoti, e li riempirono in un modo o nell’altro: in fin dei … Continua a leggere

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Unwin e la sua “regola senza eccezione”

Ci sono uomini e donne che se non avessero formulato “quella” teoria, “quel” pensiero, “quella” “legge” non sarebbero probabilmente ricordati o sarebbero dimenticati del tutto. È il caso dell’antropologo inglese Joseph Daniel Unwin (1895–1936) ricordato oggi per la sua ricerca … Continua a leggere

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Sulla retorica degradante dell’eccellenza

L’eccellenza un tempo era un’altra cosa. Come ci insegna la Treccani, era un titolo “per molto tempo riservato al sovrano, sia nel regno longobardo, sia nel regno franco; e più tardi anche all’imperatore, fino a Enrico VII, pur continuando a … Continua a leggere

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Il popolo come figura retorica

Forse non esiste una categoria più dotata di carica retorica della parola “popolo”, ancora oggi adoperata da politici, amministratori e scrittori come chiamata all’azione, invito alla solidarietà, termine con valenza centripeta buono a comunicare appartenenza ecumenica e uniforme in una … Continua a leggere

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I politici e i “nostri figli”

Nel repertorio retorico saccheggiato dai politici di varia caratura è onnipresente il richiamo ai “nostri figli”, dispositivo quanto mai persuasivo per conferire valore a una proposta politica o suggerire una linea di condotta. Il richiamo ai figli è particolarmente adoperato … Continua a leggere

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Sulla relatività della bellezza

La nostra epoca, abbacinata dalla retorica della bellezza salvifica (“la bellezza ci salverà”, ripetono come un mantra politici, insegnanti, amministratori locali e scrittori di ogni genere) e ossessionata dall’ideale/imperativo della bellezza fisica che trascende ogni confine di età (e che … Continua a leggere

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