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Archivi autore: Romolo Capuano
Nostalgia canaglia, anzi… criminale
Può la nostalgia essere una delle cause della criminalità? Può uno stato d’animo di acuto desiderio e rimpianto malinconico per quanto è trascorso o lontano essere alla base di un incendio doloso o di un gesto omicida? Secondo il criminologo … Continua a leggere
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Contrassegnato Gross, noia, nostalgia, Sangare, Verzeni
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Pareidolia:Illusione percettiva che porta a interpretare uno stimolo di per sé vago e confuso, sia esso visivo o sonoro, in maniera chiara e riconoscibile
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Il lavoro nobilita l’uomo
… e lo rende libero (Arbeit macht frei), come motteggiavano grottescamente gli ingressi dei lager nazisti durante la Seconda guerra mondiale. C’è da sospettare, però, che dietro tali formule ripetute fino alla nausea – soprattutto la prima, esente da ogni … Continua a leggere
Pubblicato in Lavoro, Luoghi comuni, Sociologia
Contrassegnato Bob Black, Graeber, Lafargue, lavoro, nobile, Rensi, Russell
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“Borghesia e burocrazia” di Claudio Treves
Si avverte una allarmante sensazione di dejà vu, leggendo “Borghesia e burocrazia” di Claudio Treves (1869-1933), articolo scritto nel 1894 per la rivista La critica sociale e qui da me trascritto. Giornalista e socialista, Treves è noto, oltre che per … Continua a leggere
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Contrassegnato borghesia, burocrazia, Claudio Treves, impiegati, impiegomania
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Le origini religiose della “musica del diavolo”
Rock and roll e religione. Il diavolo e l’acqua santa. Potrebbe mai esserci una contrapposizione più netta di questa? Del resto, sin dalla sua nascita, il “genere rock” è stato bersaglio di invettive e condanne da parte di predicatori, sacerdoti … Continua a leggere
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Contrassegnato Aretha Franklin, Elvis Presley, Little Richard, pentecostalismo, rock and roll
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Il rosario con il metodo del “come se”
Fake it till you make it (“Fingi fino a quando non ci riuscirai”) recita un vecchio adagio anglofono secondo il quale, simulando un determinato comportamento, anche senza credervi, prima o poi si finisce con l’adottare quel comportamento in maniera autentica. … Continua a leggere
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Contrassegnato Blaise Pascal, credenza, finzione, preghiera, rosario, William James
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Merton e le conseguenze inattese dell’azione sociale
“The Unanticipated Consequences of Purposive Social Action” (1936) di Robert K. Merton (1910-2003) rappresenta ancora oggi uno degli articoli più influenti della letteratura sociologica internazionale. Per il norvegese Jon Elster, l’articolo può essere annoverato tra i classici della sociologia, oltre … Continua a leggere
Pubblicato in Sociologia
Contrassegnato conseguenze non intenzionali, funzioni latenti, funzioni manifeste, Merton
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“Strane” preghiere nella Bibbia
Fare una ricognizione delle preghiere presenti nella Bibbia è impresa improba, complicata dal fatto che spesso la preghiera si presenta sotto forma di voto o invocazione e che il libro dei Salmi nell’Antico Testamento è un libro interamente di preghiere. … Continua a leggere
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Il mito dei dilettanti e dei professionisti nello sport
Possiamo dire che, a causa del barone de Coubertin siamo vittime di un grave fraintendimento – anzi di una vera e propria mistificazione – a proposito della dicotomia “atleta dilettante” – “atleta professionista”. Come è noto il barone rifondò i … Continua a leggere
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Sociologia del caffè
Esiste una sociologia del caffè? Una distribuzione sociale del gusto per questa particolare bevanda? D’istinto potremmo rispondere negativamente. Oggi tutti bevono caffè. Ricchi e poveri, occidentali e orientali, americani ed europei. Eppure, racconta lo storico e sociologo Wolfgang Schivelbusch, è … Continua a leggere
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