Nei giorni scorsi sono impazzati sul web e in strada (spero che abbiate allungato l’orecchio) i commenti sulla data magica del 12/12/12, ovvero del 12 dicembre 2012. Data magica perché mai più si ripeterà, in questo secolo e nei secoli a venire, una combinazione del genere. E, come spesso accade, unicità diventa sinonimo di magia o mistero. In molti hanno fatto notare la rilevanza simbolica del numero 12: 12 è il numero degli apostoli, 12 sono i mesi dell’anno e i segni dello zodiaco, 12 i discepoli d Gesù e le fatiche di Ercole, 12 è il numero di ore in cui è diviso l’orologio, 12 volte apparve Gesù dopo la sua morte e così via. Altri hanno preannunciato per il medesimo giorno la rivelazione di arcani segreti, l’apertura di portali di energia e possibili catastrofi planetarie o almeno informatiche.
Se volete sapere altro sui possibili aspetti magici ed esoterici del numero 12, vi consiglio questo articolo del Sole24Ore. Ma c’è anche chi, come il CICAP, in quest’altro articolo, ha assunto un atteggiamento scettico nei confronti dell’intera faccenda. Non voglio ripetere qui le brillanti osservazioni del CICAP. Intendo però soffermare l’attenzione su pochi aspetti che vale la pena sottolineare.
1) La magia o mistero di un evento spesso dipende dal modo in cui viene presentato. Questo è quello che gli psicologi chiamano framing. La data del 12/12/12 appare indubbiamente meno inquietante se la rendiamo in modo diverso: 12/12/2012 o 12 dicembre 2012;
2) I numeri si prestano in maniera straordinaria ad essere associati ad altri eventi. Questo perché, essendo astrazioni, possono adattarsi a miriadi di casi concreti. Se siete sorpresi dalla versatilità esoterica e semiologica del 12, sappiate che potreste ottenere lo stesso giochetto con qualsiasi altro numero (anche se alcuni numeri si prestano meglio di altri). Ad esempio, il numero 7. Considerando solo la simbologia cristiana, sappiate che 7 sono gli eletti che “conoscono il nome di Dio”, 7 i peccati capitali e i sacramenti; 7 è il numero delle virtù teologali e cardinali insieme; 7 sono le età dell’uomo e i sacramenti; 7 come le 7 chiese e come gli altari da aspergere per consacrare una cattedrale; 7 sono le pene di Maria, gli anni di tortura di San Giorgio e i demoni di Maria Maddalena; 7 i gradi degli angeli e i Pilastri del mondo (Enoch, Noè, Abramo, Isacco, Giacobbe, Mosè, Gesù); nell’Antico Testamento il 7 ricorre settantasette volte. E si potrebbe continuare.
3) Alcune coincidenze strabilianti non sono poi tali a un esame critico. Ad esempio, i segni zodiacali sono 12 se si esclude Ofiuco. I pianeti sono 12 se non si considera che attualmente gli astronomi ne contano 8. E così via.
4) Infine, tutti noi tendiamo, in virtù del nostro cervello, a percepire spontaneamente connessioni significative tra fenomeni che non hanno alcuna relazione tra loro. Questo fenomeno si chiama apofenia e spiega, tra le altre cose, il fascino che le coincidenze hanno per noi, compreso il fatto che una coincidenza, soprattutto se ci appare anomala, attrae irresistibilmente nuvole di significati da parte nostra. Ci capita di incontrare una persona che non vedevamo da tempo in un luogo inaspettato? Forse c’è un significato trascendente in questo incontro. Ci capita di sognare di un parente e il giorno dopo lo incontriamo davvero? Forse è un sogno premonitore.
A questo straordinario fenomeno ho dedicato un libro appena uscito. Se volete saperne di più, trasferitevi su questo sito, dove potrete leggere anche un’anteprima del libro.
A presto e … buona apofenia!!!