Romolo G. Capuano (a cura di e traduzione)
Elogio del turpiloquio. Letteratura, politica e parolacce
Stampa alternativa, Viterbo, pp. 128, 2010.
Esecrato dalla morale, vituperato dalle buone maniere, censurato dal linguaggio quotidiano, il turpiloquio appare in questa antologia di scritti in una luce nuova, rivoluzionaria, inaspettata. Addirittura, utile. Tanto che leggendo i brani qui presentati, ci si domanda come sia possibile farne a meno.
Con Swift, Coleridge, Sterne, Trotskij, San Francesco, Hugo, Rubin scopriamo, così, che le parolacce sanano l’economia di una nazione, tengono lontano il male, alleviano la salute, rinfrancano lo spirito, ci forniscono informazioni preziose sui misteri del sesso e della struttura della società. Insomma, le parolacce servono!